L’ attività nasce su iniziativa di Mario Marchetti senior nel 1919, siamo nello immediato dopoguerra ed egli apre un emporio di antichità in un grande stanzone di via Vittorio Veneto che allora si chiamava via della Posta.
La passione, molto probabilmente, gli venne dal padre, Giuseppe, che aveva iniziato un’ attività di rigattiere in via Paolo Sarpi o forse dal nonno esperto artigiano della lavorazione dell’ avorio a Venezia da dove la famiglia trae le sue origini.
In pochi anni, anche se i tempi non erano favorevoli in una piccola città come Udine ancora impreparata ad una così audace iniziativa, egli allarga i suoi contatti collaborando con i più noti antiquari d’ Italia.
Fra i tanti meriti anche quello di essere stato il primo a far conoscere ai suoi concittadini il magnifico mondo dei tappeti persiani ed orientali, organizzando mostre e vendite all’ asta di altissimo livello qualitativo.
Allestisce mostre personali dei più famosi pittori del momento diventando mecenate ed amico dei più dotati, quali i fratelli Basaldella e dei giovani Filipponi e Marcuzzi.
Il figlio Mario junior, collabora fin da giovanissimo nella conduzione della Galleria dopo aver fatto un lungo tirocinio con i più noti colleghi del momento.
Egli riesce ad organizzare importantissime vendite all’ asta con valenza nazionale, tanto da destare per la prima volta, anche l’ interesse della RAI, allora unica emittente sul territorio nazionale.
Ora al suo fianco collabora anche il figlio Paolo, in rappresentanza della IV generazione.
In tutto il suo periodo la Galleria d’ Arte Marchetti ha accumulato enormi esperienze tanto da essere chiamata spesso per stime e perizie in tutta Italia e può vantarsi di aver allacciato amicizie importanti in tutte le branche del mondo artistico e culturale come il famosissimo Dott. Benno Geiger, il Dott. Leporini direttore del museo Albertina di Vienna ed il suo successore Otto Bennesch e perfino il famosissimo critico d’ arte Bernardo Berenson.
Fra le varie scoperte importanti come dipinti del Tiepolo, del Carneo ed altri, va ricordata una molto significativa per il patrimonio artistico locale : il ritrovamento, in una vendita all’asta a Vienna, di un disegno raffigurante il castello di Udine che risultò essere opera del notissimo artista Luca Carlevaris (Udine 1663- Venezia 1730), che era scomparso dal Museo di Udine durante l’ occupazione austriaca della guerra 15/18 ed anche il ritrovamento della prima vettura che abbia circolato in Italia, una Peugeot Tipo 3, ora presente al museo Biscaretti di Torino.
La tradizione, dunque, continua ora nella sede di via Stringher e la città di Udine può vantarsi di una tradizione antiquaria tra le più vecchie d’ Italia.